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Rame

Il rame è un elemento nativo e il suo sistema cristallino è cubico. Si presenta in ammassi compatti o in aggregamenti filamentosi. Rari sono i cristalli cubici, ottaedri o rombododecaedrici ben formati, a volte germinati. È rosso rame sulle superfici fresche, mentre sono più frequenti le lamine verdastre di malachite, a volte nerastre o iridescenti. Si presenta come tenero o poco duro, molto pesante, duttile e malleabile, privo di sfaldatura e con frattura scagliosa; è opaco con lucentezza metallica. È un ottimo conduttore del calore e dell’elettricità ed è solubile in acido nitrico. Fonde a 1082 °C. Si forma per processi chimici in condizioni riducenti, nella zona di ossidazione dei giacimenti a solfuri legati a rocce ultrabasiche. Si trova anche in cavità di basalti e di conglomerati, di sovente in masse cospicue. I più bei cristalli di rame nativo provengono dalla penisola di Keweenaw negli Stati Uniti. Altri giacimenti si trovano sempre negli Stati Uniti in Arizona, poi in Germania, in Svezia, Russia, Zambia e Cile. In Italia è stato trovato a Montecatini in Val di Cecina ed all’Impruneta, in Toscana. È stato utilizzato fin dall’età del bronzo, il suo nome deriva dal latino tardo aeramen, derivato della voce latina aes per l’appunto " rame, bronzo ". Il suo simbolo chimico è l'iniziale del nome latino Cuprum, perché proveniva dall'isola di Cipro.

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