Svasso maggiore
Lo Svasso maggiore è un uccello acquatico, caratterizzato da becco lungo e appuntito e corpo slanciato, la cui lunghezza varia dai 46 ai 50 cm. L’apertura alare va dai 53 ai 73 cm. Entrambi i sessi sfoggiano sul capo una doppia cresta e ciuffi auricolari marroni e neri, che assumono una posa eretta durante il corteggiamento. La livrea nuziale è molto vivace e vaporosa e il becco, in questa fase, si tinge di rosa. Nella rimanente parte dell’anno il piumaggio degli adulti, così come quello dei giovani, è grigio nella parte superiore e bianco in quella inferiore. La specie è facilmente riconoscibile anche grazie al canto frequente e squillante. È in grado di alzarsi in volo, ma, a causa dell’elevato peso specifico del suo corpo, i battiti delle ali devono essere assai rapidi: per questo lo svasso maggiore riesce a mantenersi in aria solo per brevi tratti. È possibile avvistare gli svassi negli specchi d’acqua di tutta Europa, comprese Scandinavia e Islanda, ma la specie è presente anche in Asia, Africa e Oceania. La dieta è costituita da pesce, che solitamente cattura durante lunghe immersioni. Si nutre anche di girini, gamberetti, ragni, insetti d’acqua e semi. L'accoppiamento degli svassi maggiori è notevole e viene anche definito "ballo del pinguino". La coppia si dirige petto a petto sull'acqua, gli uccelli scuotono il capo e sbattono con i piedi sull'acqua. Il nido è costruito utilizzando parti di piante galleggianti ed è di solito nascosto tra la vegetazione sulla riva dei laghi. La protezione dello Svasso maggiore è stato l'obiettivo principale della Royal Society for the Protection of Birds britannica del XIX secolo. Le penne degli uccelli venivano allora usate nell'industria della moda come ornamento per cappelli o come decorazione dei colletti; venivano lavorate in modo da assomigliare ad una pelliccia. In seguito agli sforzi protettivi della Royal Society la specie è riuscita a sopravvivere in Gran Bretagna. Attualmente la specie ha un areale molto ampio e la dimensione delle popolazioni è stabile per cui è classificata come specie a minore preoccupazione dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature).
Le immagini degli animali nel loro habitat sono gentilmente concesse da BIOLOGIAMARINA.ORG, LE SPECIE DEL NOSTRO MARE www.biologiamarina.org